Paese che vai…

Durante gli anni che ho trascorso in Cina, andavo spesso a passeggiare nei parchi, luoghi bellissimi e molto “vissuti”, vere oasi di tranquillità nella vita frenetica delle metropoli cinesi. 

Durante quelle passeggiate mi capitava di incontrare gruppetti di persone, per lo più anziani, seduti a giocare a carte o a mahjong all’ombra di alberi frondosi ai quali appendevano le gabbiette dei loro uccellini domestici: sì, i cinesi portano al parco i loro uccellini…

Mi è stato poi spiegato che i piccoli pennuti tenuti in casa soffrono di solitudine e dunque le uscite al parco servono per distrarli e farli incontrare con i loro simili liberi o in gabbia.

Un’altra cosa che mi aveva colpito erano proprio le gabbiette: costruite in legno o bambù, spesso con elaborate forme a pagoda e recipienti per acqua e cibo rigorosamente di porcellana bianca e blu, niente a che vedere con le nostre metalliche e piuttosto essenziali.

Dopo qualche ora di cinguettii e gorgheggi all’aria aperta, gli uccellini venivano riportati a casa nelle loro gabbiette, coperte da custodie di tela blu per proteggerli dai rumori ed i gas del traffico cittadino. 

Barbara Ferrari