Rampicanti per zone in ombra

L’ombra pare sia un nemico per il giardiniere; s’intende quell’ombra delle strettoie fra muri, poi i cosiddetti angoli „difficili“, in genere anche poco umidi e spesso sassosi. Che fare?

Esistono piante che superano benissimo queste difficoltà: parlo per esperienza, perché chi non si è arrabattato con complicazioni simili? 

Sono alcuni rampicanti che coprono o mascherano queste zone poco gratificanti. Uno dei “deus ex machina” in questo caso è l’edera. E a chi storce un po’ il naso, ricordo che è una pianta utilissima per api e bombi perché fiorisce nel tardo autunno quando non ci sono più fonti di nettare e polline, poi che le bacche sono ambito cibo per i volatili, infine perché crea folti intrichi per i nidi primaverili. Se i muri dove si arrampica sono integri, senza crepe, non fa nessun danno, malgrado qualcuno sostenga con convinzione il contrario; è una fola metropolitana. Se l’edera si arrampica invece sugli alberi, è meglio toglierla: si mette in concorrenza con la chioma dell’albero, ombreggiandola e appesantendone i rami. 

Un altro rampicante che cresce e si espande con allegria anche all’ombra è il Parthenocissus, la vite americana; la varietà che preferisco è la ‘Engelmannii’ o la ‘quinquefolia’, ma se deve anche aggrapparsi, va bene la varietà ‘veitchii’. Quest’ultima si arrampica aiutandosi con delle ventose, e se il muro è integro, senza crepe, non fa danno. In autunno le foglie sono un trionfo di rossi e arancione. Anche qui le bacche sono amate dagli uccelli e le infiorescenze dagli insetti. 

L’Aristolochia (in diverse varietà) potrebbe essere una scelta interessante e abbastanza rara da incontrare; una scelta ragionata può arricchire una siepe di rampicanti e fornire agli insetti rifugi e nutrimento. Da quando esiste Internet, si può scegliere una varietà che piaccia. 

La stessa cosa vale per le clematidi: tenderei per mia simpatia e natura a scegliere non le fioriture spettacolari ed effimere delle ultimissime varietà in commercio, ma sceglierei quelle “rodate” da anni, quelle che non ci abbandonano improvvisamente e proditoriamente senza un motivo visibile. I vivaisti danno la colpa a malattie fungine. Io tenderei a incolpare la fretta di immettere nuove varietà sul mercato. 

Anche lo studio dei cataloghi e i consigli di un vivaista serio aiutano nella scelta. 

Un altro rampicante senza molte pretese, che cresce benissimo all’ombra e si vede raramente, è l’ortensia rampicante, Hydrangea petiolaris. Originaria del Giappone, è un esemplare vigoroso che si attacca ai sostegni -muri e tronchi morti di grandi alberi compresi- per mezzo di radici aeree. Le infiorescenze color crema portano luce in angoli bui e il suo folto è utile nascondiglio a uccelli e insetti (mi scuso se mi ripeto).  Nel mio giardino nascondeva con la sua cortina verde il pollaio, tutte le volte che le passavo davanti udivo il basso ostinato delle api e ammiravo la danza delle farfalle.

 Martha Canestrini